La California ha preso sul serio l’obbiettivo di alimentare il 33% dei servizi dello stato con energia rinnovabile entro il 2020 e i risultati non tardano.
Un team di ricercatori dell’ USC Dornsife College of Letters, Arts and Sciences guidati dal professore di chimica Sri Narayan ha messo a punto una batteria a basso costo in grado di conservare l’energia prodotta durante il giorno da fonti rinnovabili.
I componenti: Ferro e Aria
La batteria è realizzata con piastre di ferro esposte all’aria e ricava energia grazie all’ossidazione. Proprio questi due componenti base rendono la batteria accessibile grazie al basso costo del ferro e la disponibilità gratuita d’aria.
La tecnologia non è nuova: già anni fa si erano realizzate batterie che si basavano sul principio dell’ossidazione ma il problema dell’idrolisi, all’epoca insuperabile, non permetteva di aumentare la loro efficienza che si fermava al 50%.
Ora, grazie all’impiego di solfuro di bismuto, i ricercatori sono riusciti a ridurre la perdita di energia fino al 4%. Questo componente non altera la peculiare caratteristica eco-friendly della batteria, afferma Narayan, ma ne riduce in modo deciso la dispersione di energia.
Capacità a un prezzo ridotto
Attualmente queste batterie sono in grado di immagazzinare dalle 8 alle 24 ore di energia grazie alla loro efficienza 10 volte superiore alle antenate.
Il confronto con le attuali batterie al litio che alimentano smartphone e laptop è decisivo: le batterie ferro-aria sono 10 volte meno costose.
L’obiettivo del team è quindi di ridurre ulteriormente la quantità di materiale richiesto per l’assemblaggio delle batterie cercando di migliorarne ulteriormente l’efficienza.