Classificazione energetica per scegliere un edificio passivo

Un edificio a basso consumo energetico di ultima generazione ha la peculiarità di combinare confort abitativo e risparmio energetico, applicando tecniche costruttive innovative.

Da alcuni anni in Italia è attivo un sistema di classificazione degli edifici sul territorio nazionale che prende in considerazione proprio la quantità di combustibile necessario per riscaldare ogni anno la superficie abitativa.
Costruire quindi, in modo da ridurre la necessità di riscaldare l’abitazione significa realizzare un edificio passivo.

La certificazione energetica degli edifici è uno strumento di informazione per l’acquirente o il conduttore sulla prestazione energetica ed il grado di efficienza di abitazioni e fabbricati e contribuisce a rivalutarne l’immagine e ad incrementarne il valore di mercato.

Non solo: da un punto di vista economico è un importante indicatore di quanto possa essere dispendioso riscaldare un edificio.
Per rilasciare la certificazione energetica di un edificio vengono presi in considerazione l’isolamento termico e la qualità dell’impiantistica ad alta efficienza energetica.

Ottenuta la certificazione, viene rilasciata la targhetta energetica da esporre.

Perché una casa possa considerarsi passiva, secondo Passivhaus, devono esservi applicati principi costruttivi specifici come l’assenza di ponti termici, un corretto orientamento delle facciate e l’impiego di ombreggianti passivi e bioclimatici.

casa passiva Classificazione energetica per scegliere un edificio passivo

Fondamentale è anche l’impiego di un involucro edilizio che garantisca un eccellente isolamento termico e acustico e protezione in caso di eventi sismici.

Per gli ambienti invece, in modo da evitare fuoriuscite di calore, risulta necessario l’impiego di ventilazione meccanica ad alta efficienza che garantisca un continuo ricambio d’aria mentre il riscaldamento è garantito da pannelli solari combinati ad una pompa geotermica.

In termini di consumi, un edificio passivo fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento della casa molto basso che si aggira attorno ai 15 kWh/mq l’anno. Inoltre, l’energie elettrica impiegata per l’abitazione in generale non supera i 120 kWh/mq l’anno.

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